EDUCARE AL NARCISISMO
L’ultima puntata prima della pausa estiva tratta del narcisismo, più specificamente di come la tendenza all’individualismo e all’egocentrismo si possa riflettere nell’educazione dei figli.
Educare significa porsi domande, falsificare, accogliere opinioni diverse, in una parola mettersi costantemente in dubbio, soprattutto quando possiedo una chiara visione del mondo.
Per dirla con Asimov, “se la conoscenza può creare dei problemi, non è con l’ignoranza che possiamo risolverli. Fornire risposte preconfezionate con la prima parola Io, io, io… non è abbastanza. Meglio coltivare dubbi e incertezze piuttosto che dare “la pappa pronta”. Stimolare domande piuttosto che fornire risposte.
Non è necessario attendere la maggiore età per stimolare la riflessione critica nei figli. Anche dalla materna o dalla scuola elementare è possibile.
Prendete qualsiasi evento accaduto nella vita vostra o di vostro figlio o di chiunque lui conosca bene.
Lasciate che lo racconti dal suo punto di vista. Poi chiedete come potrebbe sentirsi l’altro nell’ascoltare quel racconto. Poi chiedete come si sentirebbe vostro figlio se fosse quello di cui ha raccontato. Poi, a partire da quello, chiedetegli cosa avrebbe potuto fare di diverso. Poi chiedetegli cosa avrebbe potuto fare l’altro di diverso.
Basta porsi ad osservare la stessa cosa da più punti di vista.
Magari mostrando da genitore qualche fragilità: non sono sicuro di cosa avrei fatto io al tuo posto, forse avrei reagito così, forse no. Probabilmente mi sarei sentito così e questo mi avrebbe portato a… insomma il gioco può andare avanti all’infinito. Non basta mettersi nei panni dell’altro, bisogna mettersi nelle emozioni dell’altro per provare a comprendere. Esplorare alternative. Se c’è un altro punto di vista da cui guardare, ecco che il narcisismo – quello bruto – sparisce.
Ci rivediamo a settembre con alcune novità sul sito e sul canale di podcast. Nel frattempo, potete mandarmi i commenti e richieste dall’apposito form sul mio sito, andreapiccolini.it