DI COSA PARLIAMO QUANDO PARLIAMO DI LITIGIO

Il litigio è probabilmente il problema più frequente per cui le persone arrivano nel mio studio di psicoterapeuta oppure come consulente del Giudice in ambito di separazioni giudiziali.
Chi di voi non ha mai litigato nemmeno una volta con il partner?
Spero siate in pochi.
L’amore non è bello se non è litigarello? No.
Il confronto tra i partner è importante. A volte litigare significa anche comunicare la propria attenzione o una richiesta di attenzione al compagno.
Ehi, c’è qualcosa che non va, dobbiamo parlare.
 
Ci sono coppie che letteralmente non riescono a smettere di litigare, anche quando i due sono già separati.
Cosa fare?
 
Una è la stanza dei litigi, messa a punto nel modello di Terapia Breve Strategica da Giorgio Nardone e serve a scardinare la dinamica del «botta e risposta» tipico del litigio. Vi rimando al podcast qui sotto per maggiori dettagli.
 
L’altra è una strategia che ho utilizzato ampiamente in prima persona, con la mia fidanzata che poi è diventata mia moglie. Serve a prevenire queste situazioni estreme.
Noi la chiamiamo: togliersi i sassolini dalle scarpe.
Consiste nel fare un punto della situazione, una specie di check up della salute di coppia, quotidiano.
Dire quello che non va, anche le piccole cose.
L’obiettivo è non accumulare: rancore, delusioni, insoddisfazioni.
 
Se noi facciamo il punto della situazione quotidiano – ehi, c’è qualcosa che non va? C’è qualcosa che ti ha dato fastidio? – e lo facciamo tutti i giorni, nel medio e lungo periodo si costruisce una sorta di fiducia ed equilibrio. Riesco ad identificare davvero le cose che mi hanno fatto incavolare di te e riesco a dirtele.
È una cosa piccola, possiamo risolverla. Senza andare oltre.
Se l’altro ascolta e presta attenzione, ecco che cresce anche l’intimità, la migliore prevenzione possibile al litigio.